A dispetto di tutte le vigenti norme di tutela, il bosco di Santo Pietro continua a bruciare e agonizza ormai in condizioni disperate. Da 4 anni una insostenibile situazione di stallo politico-amministrativo sta mandando in fumo ciò che resta di un patrimonio boschivo di grande rilievo naturalistico e ambientale.
OCCORRE URGENTEMENTE TROVARE IL CORAGGIO DI VOLTARE PAGINA E CHIEDERE CON FORZA:
1) L’immediata istituzione della Riserva Naturale Orientata così come previsto dal decreto regionale del 1991 in modo da avere SUBITO un ente gestore che applichi un regolamento chiaro e compatibile anche con le esigenze delle aree fortemente atropizzate interne alla riserva.
2) Che la consulta comunale per l’ambiente, opportunamente allargata ai rappresentanti di tutte le categorie interessate (residenti, cacciatori, agricoltori, etc.) possa esprimere indicazioni integrative alla formulazione di tale regolamento, nonchè al dimensionamento ottimale della R.N.O.
3) Lo stralcio dalla riserva di tutte le aree interessate da colture intensive e/o specialistiche non biologiche, nonchè di tutte le strutture di carattere generale (es. ospedale).
4) L’avvio di progettazioni mirate al ripristino e al potenziamento di strutture socio/ricreative per una migliore fruizione turistico culturale della riserva, unitamente al trasferimento in altro sito più idoneo dell’impianto di tiro al piattello e la riconversione delle strutture esistenti.
Agosto 1995