Scopo prioritario dell’iniziativa quello di promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso l’alimentazione naturale e il consumo di prodotti biologici, un mercato ancora poco significativo in Sicilia pur essendo la nostra isola una delle regioni europee a più alta intensità di produzione nel settore.
L’iniziativa, realizzata nel solco di una fortunata serie precedente, ritorna quest’anno arricchita e potenziata soprattutto per la varietà, qualità e particolarità degli oggetti che sarà possibile trovare nel coloratissimo mercatino allestito con la partecipazione dei numerosi espositori che hanno aderito.
Oltre alla tradizionale degustazione della “cuccia”, un aspetto che vale la pena di sottolineare è quello dell’autoproduzione: una “nuova” forma di economia che idealmente si lega al filone della cosiddetta “Decrescita felice” promossa e divulgata anche da Maurizio Pallante, scrittore e amico del Ramarro, nelle sue varie pubblicazioni.